Teg o tasso effettivo globale nei prestiti

Tasso Effettivo Globale TEG: misura il costo annuo totale di un prestito includendo interessi e oneri, tutela contro l'usura e aiuta a confrontare offerte

Il Tasso Effettivo Globale (TEG) rappresenta in percentuale annua il costo complessivo di un prestito e serve in Italia sia per confrontare le offerte di credito sia per controllare il rispetto dei limiti anti-usura.

Nel calcolo rientrano interessi corrispettivi, commissioni di intermediazione, spese di istruttoria, costi di incasso delle rate, remunerazioni comunque denominate e ogni altro onere finanziario imputabile all’intermediario; restano esclusi premi assicurativi, imposte, tasse, spese notarili e penali per inadempimento. La formula rapporta il totale di tali oneri al capitale effettivamente erogato, proiettandolo su base 365 giorni in coerenza con il piano di rimborso.

La legge 108/1996 stabilisce che il TEG applicato non possa superare il TEG medio (TEGM) della relativa categoria aumentato di un quarto più quattro punti percentuali; i dati sono rilevati trimestralmente dalla Banca d’Italia e pubblicati con decreto del Ministero dell’Economia. Superare la soglia integra usura: le clausole diventano nulle e gli interessi indebitamente riscossi vanno restituiti.

Banche e società finanziarie devono indicare il TEG in contratto e in fase precontrattuale, conservare la documentazione del calcolo ed esibirla in caso di controlli; ciò tutela l’intermediario, che dimostra la correttezza dell’offerta, e il debitore, che dispone di un parametro oggettivo per far valere i propri diritti.

Il TEG si differenzia dal TAN, che esprime il solo interesse nominale, e dal TAEG, che include quasi tutti i costi accessori (premi assicurativi obbligatori compresi se necessari all’ottenimento del credito). Considerare congiuntamente TAN, TEG e TAEG permette di valutare in modo completo la convenienza di un finanziamento e di riconoscere eventuali pratiche usurarie.

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