Indicatori di costo nei prestiti: TAN, TAEG, TEG

Scopri gli indicatori di costo nei prestiti TAN, TAEG e TEG e confronta spese e soglia usura per scegliere il finanziamento più conveniente

Gli indicatori di costo nei prestiti sono misure standardizzate che rendono confrontabile l’onere economico sostenuto dal debitore e favoriscono trasparenza e concorrenza fra intermediari. Essi permettono di stimare la spesa complessiva e di verificare la legittimità delle condizioni applicate. La loro corretta lettura è quindi decisiva per valutare la convenienza di ogni proposta di finanziamento.

Il livello base è il TAN, tasso annuo nominale calcolato sul capitale finanziato; esprime il solo interesse corrispettivo e non considera capitalizzazione infra-annuale né costi accessori. Se gli interessi si capitalizzano più volte l’anno, il tasso effettivo – che applica gli interessi al debito residuo a ogni scadenza – restituisce la reale crescita del debito per interessi maturati.

Il parametro cardine della normativa europea e italiana è il TAEG, in Italia indicato anche come ISC. Questo indicatore include in un’unica percentuale annua interessi corrispettivi, commissioni di istruttoria, spese di incasso rata, imposte di bollo o sostitutive, compensi ai mediatori, premi di assicurazioni obbligatorie e ogni altro onere necessario per ottenere e utilizzare il prestito; sono invece esclusi oneri notarili, imposte di registro, interessi di mora, spese di recupero crediti e polizze facoltative. Il TAEG/ISC deve apparire con la stessa evidenza del TAN in pubblicità, nel modulo pre-contrattuale SECCI e nel contratto definitivo, consentendo il confronto immediato di offerte aventi pari importo e durata.

Ai fini della prevenzione dell’usura gli intermediari calcolano il TEG, che replica la struttura del TAEG ma esclude imposte, tasse e premi assicurativi obbligatori. La Banca d’Italia rileva trimestralmente il TEGM, media dei TEG praticati per ciascuna tipologia di operazione; aggiungendo un margine al TEGM si ottiene la soglia d’usura oltre la quale il finanziamento è nullo per la parte eccedente.

Il tasso di mora, maggiorazione applicata sulle rate pagate in ritardo, non rientra nel TAEG ma deve essere indicato contrattualmente perché può incidere notevolmente sul costo complessivo in caso di inadempienza.

Grandezze come capitale ammortizzato, spese di incasso o di estinzione anticipata non sono indicatori autonomi, ma la loro inclusione o esclusione incide sul TAEG e sul TEG. Verificare il TAEG/ISC, controllare che il TEG resti sotto la soglia d’usura e confrontare più preventivi tramite i moduli standardizzati sono passaggi indispensabili per selezionare un prestito conveniente e regolare.

Prestitando

Preventivi prestiti