Interessi sui prestiti: cosa sono e come funzionano
Scopri come funzionano gli interessi nei prestiti: TAN, TAEG, tasso fisso o variabile, calcolo rate e limiti d'usura per scegliere l'offerta migliore
Gli interessi nei prestiti corrispondono al compenso dovuto dal debitore al creditore per l’uso di un capitale per un periodo determinato. La misura di questo compenso, espressa come tasso percentuale annuo, incorpora il costo opportunità del denaro, il rischio di insolvenza e l’attesa di inflazione, contribuendo all’equilibrio tra domanda e offerta di fondi.
Il tasso annuo nominale (TAN) indica gli interessi “puri”, mentre il tasso annuo effettivo globale (TAEG) ne amplia il perimetro includendo spese di istruttoria, incasso rata, imposte, assicurazioni obbligatorie e ogni onere accessorio, rendendolo lo strumento di confronto tra offerte. Nei contratti è spesso previsto un tasso di mora, di norma 2-4 punti più alto del tasso corrispettivo, che scatta automaticamente in caso di ritardo nei pagamenti; per i tassi indicizzati possono essere inseriti limiti massimi (cap) o minimi (floor).
Il calcolo può avvenire a interesse semplice, dove la quota è proporzionale a capitale, tasso e tempo, oppure a interesse composto, con capitalizzazione ad ogni scadenza: nei piani di ammortamento alla francese la rata è costante ma inizialmente dominata dagli interessi che poi decrescono a favore della quota capitale; nei piani all’italiana la quota capitale resta stabile e la rata cala nel tempo; nei prestiti interest-only si pagano solo interessi fino a rimborso finale del capitale. Un eventuale periodo di pre-ammortamento prevede il pagamento dei soli interessi sul capitale già erogato.
I prestiti possono avere tasso fisso, che garantisce certezza di costo lungo l’intera durata, tasso variabile, legato a un indice come l’Euribor più uno spread e quindi soggetto a oscillazioni, o soluzioni miste che combinano fasi a tasso diverso o incorporano step-up, step-down e opzioni di switching. Convenzioni di conteggio giorni (actual/360, actual/365, 30/360) e scelta fra maturazione posticipata o anticipata influiscono sul montante finale; la capitalizzazione composta è limitata dalle norme che vietano l’anatocismo salvo accordo espresso o specifiche condizioni.
La tutela del mutuatario passa per obblighi di trasparenza, consegna del documento informativo europeo, diritto di recesso entro 14 giorni, possibilità di estinzione anticipata con riduzione proporzionale di interessi e costi residui e divieto di tassi usurari: ogni trimestre viene pubblicata la soglia oltre la quale gli interessi sono nulli e il cliente deve restituire solo il capitale. In caso di contestazioni su usura o calcolo errato del TAEG è possibile richiedere la restituzione degli importi indebitamente versati.
Sul piano fiscale gli interessi su prestiti personali non sono detraibili dall’IRPEF, mentre restano detraibili al 19 % entro i limiti di legge quelli su mutui ipotecari prima casa, ristrutturazioni ed efficientamento energetico; nei prestiti ai dipendenti la base imponibile del fringe benefit è pari al 50 % della differenza fra gli interessi calcolati al tasso ufficiale di riferimento e quelli effettivamente corrisposti.
Dal lato macroeconomico il tasso medio delle nuove operazioni di credito al consumo registrato a fine 2023 si collocava attorno al 10 %, mentre il costo medio complessivo dei prestiti a famiglie e imprese a metà 2024 era vicino al 4,8 %, con lievi flessioni in corso nel 2025 in scia all’allentamento della politica monetaria. Variazioni dei tassi di riferimento si trasmettono rapidamente ai nuovi prestiti e, se previsto dal contratto, alle rate in essere, generando per il debitore un rischio di tasso mitigabile attraverso rinegoziazione, surroga o strumenti di copertura e per l’intermediario l’esigenza di bilanciare fonti e impieghi.
Prima di sottoscrivere un finanziamento è opportuno confrontare il TAEG di offerte omogenee per importo e durata, accertare che il tasso sia sotto la soglia d’usura, valutare l’incidenza di polizze facoltative, verificare la sostenibilità della rata in scenari avversi e conservare la documentazione precontrattuale per eventuali verifiche future.