Destinatari di prestiti: requisiti e profili ammessi

Destinatari prestiti: requisiti, documenti, categorie lavoratori, autonomi, pensionati e PMI, garanzie, diritti TAEG, estinzione anticipata, tutele

Nel contratto di prestito il destinatario è il soggetto – persona fisica o giuridica – che assume l’obbligo di restituire il capitale ricevuto più gli interessi pattuiti. Il suo profilo determina livello di rischio, struttura del contratto e condizioni economiche; perciò l’identificazione e la verifica dei requisiti precedono l’erogazione e restano riferimento per l’intera durata del finanziamento.

Requisiti minimi comuni sono residenza in Italia, maggiore età e capacità giuridica, un reddito dimostrabile proporzionato alla rata, assenza di impedimenti legali e un merito creditizio positivo valutato tramite consultazione delle banche dati creditizie. L’intermediario raccoglie documento d’identità, codice fiscale, prova di reddito, coordinate bancarie ed eventuali garanzie, effettua gli adempimenti antiriciclaggio e stima la solvibilità con modelli di scoring che influiscono su importo, tasso e durata (in genere 12-120 mesi, fino a 180 mesi in presenza di garanzie, con importi compresi tra 500 e 100 000 euro).

Tra le persone fisiche si distinguono lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato (con durata del contratto idonea), cui si affiancano categorie convenzionate del settore pubblico o privato che possono ricorrere a forme come la cessione del quinto dello stipendio o il prestito delega; lavoratori autonomi e liberi professionisti titolari di partita IVA con anzianità minima d’attività e bilanci o dichiarazioni fiscali; pensionati, spesso ammessi tramite cessione del quinto della pensione in convenzione con l’INPS; giovani e studenti che accedono a prestiti d’onore con preammortamento; soggetti con reddito irregolare, disoccupati o segnalati come cattivi pagatori, per i quali esistono soluzioni di microcredito sociale o garanzie di terzi. Le famiglie a basso reddito possono beneficiare di fondi pubblici che riducono gli interessi o facilitano l’accesso al credito.

Per le persone giuridiche rientrano ditte individuali, professionisti organizzati, micro-imprese e PMI costituite in società di persone o di capitali. A queste si richiedono bilanci recenti, regolarità contributiva e, se necessario, garanzie reali o pubbliche (ad esempio Fondo PMI o SACE). Flussi di cassa, capitale sociale e patrimonio aziendale guidano la valutazione del rischio e l’eventuale concessione di fidi, prestiti chirografari o linee di credito dedicate.

Il destinatario resta obbligato a rimborsare capitale e interessi e a comunicare variazioni rilevanti del proprio profilo economico, mentre conserva il diritto a informazioni chiare sul costo totale espresso in TAEG, al recesso entro quattordici giorni, all’estinzione anticipata con indennizzo massimo di legge e, in caso di difficoltà, a piani di rientro negoziati. Polizze vita o perdita impiego sono obbligatorie per la cessione del quinto e facoltative per gli altri prestiti. La normativa bilancia tutela dei destinatari – con limiti ai tassi, trasparenza rafforzata e garanzie pubbliche mirate a consumatori e micro-imprese – e stabilità del sistema finanziario, adattando oneri e protezioni alla natura e al rischio di ciascun soggetto.

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