Garanzie nei prestiti e finanziamenti: tipi e funzionamento

Garanzie reali e personali nei prestiti e finanziamenti: fondi PMI, SACE, mutuo prima casa, costi, requisiti, vantaggi e tutela del credito

Le garanzie nei prestiti e finanziamenti sono strumenti giuridici che riducono o neutralizzano il rischio di insolvenza, consentendo al creditore di soddisfarsi su beni vincolati o su un soggetto terzo e permettendo al debitore di ottenere importi più elevati a tassi generalmente inferiori. Il loro impiego si fonda sul principio di patrimonialità dell’obbligazione, secondo cui il debitore risponde con tutti i beni presenti e futuri, ma consente di circoscrivere tale responsabilità in modo più sicuro e immediatamente aggredibile. Vengono richieste soprattutto quando l’importo o la durata dell’operazione sono rilevanti o quando il merito creditizio è debole, ad esempio per reddito instabile, limitata anzianità lavorativa o avvio di nuove attività imprenditoriali.

Le garanzie si distinguono in reali e personali. Le reali attribuiscono un diritto di prelazione su un bene specifico: l’ipoteca grava in genere su un immobile e resta senza spossessamento; il pegno comporta la consegna o il vincolo su beni mobili, titoli o depositi; la cessione in garanzia di titoli o crediti è largamente utilizzata nei portafogli bancari quale collateral. Le garanzie personali comportano l’assunzione dell’obbligazione da parte di un terzo: la fideiussione, disciplinata dagli artt. 1936-1957 c.c., rende il fideiussore obbligato in solido con il debitore; l’avallo assicura analoga protezione sui titoli di credito; polizze assicurative fideiussorie e co-obbligazioni contrattuali ampliano le forme di intervento del garante.

Accanto agli strumenti tipici, l’ordinamento prevede garanzie pubbliche o collettive che agevolano l’accesso al credito. Il Fondo di Garanzia per le PMI copre fino all’80 % dell’esposizione (90 % in riassicurazione) entro un limite di cinque milioni per impresa; i costi sono nulli per le micro-imprese e proporzionali al rischio per le altre. SACE interviene con Garanzia Italia, Garanzia Growth e SupportItalia, con coperture tra il 70 e il 90 % a favore di imprese medio-grandi o progetti di transizione sostenibile. Il Fondo Prima Casa garantisce il 50 % del mutuo residenziale, elevabile all’80 % per categorie prioritarie; ISMEA assicura fino all’80 % per il settore agricolo e ittico; i confidi, infine, forniscono garanzie collettive integrative o sostitutive di quelle statali. Le percentuali di copertura ordinaria oscillano dal 50 % sui mutui prima casa al 90 % per operazioni PMI particolarmente meritevoli, mentre coperture del 100 % restano circoscritte a casistiche speciali.

La costituzione della garanzia richiede specifiche formalità. L’ipoteca deve risultare da atto pubblico o scrittura privata autenticata ed essere iscritta nei registri immobiliari; il pegno esige il possesso o la registrazione del vincolo; la fideiussione e l’avallo necessitano della sottoscrizione del garante con indicazione dell’importo massimo garantito. Le garanzie sono accessorie: seguono le vicende dell’obbligazione principale salvo diverso accordo previsto dalla legge.

La banca svolge comunque l’istruttoria sul merito creditizio analizzando redditività, Centrale Rischi e sostenibilità della rata, di norma non superiore al 30 % del reddito disponibile. Per le garanzie pubbliche l’intermediario trasmette la domanda attraverso i portali dell’ente gestore (MCC per il Fondo PMI, SACE per le grandi imprese) e, ricevuto l’esito, perfeziona il contratto entro i limiti di importo e durata consentiti.

In caso di inadempimento il creditore, grazie alla prelazione o alla responsabilità solidale, può escutere più rapidamente quanto dovuto; il garante che paga subentra nei diritti del creditore mediante regresso o surrogazione. Tale escussione è soggetta a principi di proporzionalità e correttezza, con eventuale obbligo di previa intimazione stabilito dalla legge. Per il garante il pagamento genera una segnalazione nei sistemi di informazione creditizia e riduce la capacità di ottenere nuovi finanziamenti.

I costi collegati includono perizie, imposte di registrazione e iscrizione, premi assicurativi e commissioni di garanzia, tutti elementi che incidono sul TAEG e devono essere indicati in modo trasparente nelle informative precontrattuali. A rimborso avvenuto la garanzia va liberata: si cancella l’ipoteca, si restituisce il bene in pegno o si rilascia lo svincolo della fideiussione.

La disciplina normativa è contenuta nel codice civile, nel Testo unico bancario e nelle disposizioni di vigilanza che impongono adeguata istruttoria, valorizzazione prudente dei beni e proporzionalità tra garanzia e rischio residuo; a livello internazionale i principi di Basilea modulano i requisiti patrimoniali delle banche in base alla qualità delle garanzie. Le deroghe straordinarie introdotte durante l’emergenza sanitaria, come coperture al 100 % e procedure semplificate, sono state progressivamente ridimensionate, ripristinando dal 2024 i limiti ordinari e introducendo incentivi mirati a investimenti, start-up e progetti green fino al 2025. La corretta applicazione delle garanzie tutela il creditore, favorisce l’accesso al credito di soggetti con patrimonio ridotto e sostiene la stabilità del sistema finanziario, a condizione che la concessione avvenga con criteri prudenti e monitoraggio costante del valore dei beni o dell’affidabilità del garante.

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