Punti chiave

💰 Qual è l’importo minimo e massimo di un prestito rientrante nel credito al consumo in Italia?  

200 e 75 000 euro.


📅 Entro quanti mesi può essere rimborsato un prestito al consumo?  

Fino a 120 mesi.


📝 Quale documento deve consegnare il finanziatore prima della firma?  

Il modulo “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori”.


↩️ Entro quanti giorni il cliente può recedere dal contratto senza penali?  

Quattordici giorni.


💸 Che cosa rappresenta il TAN?  

Il tasso d’interesse annuo applicato al capitale, esclusi altri oneri.


📊 Qual è la differenza principale tra TAN e TAEG?  

Il TAEG include tutti i costi complessivi, il TAN solo l’interesse nominale.


📈 Quali sono i range di mercato indicativi per TAN e TAEG?  

TAN circa 6-10 %, TAEG circa 7-15 %.


🔄 Cosa consente l’opzione di salto rata?  

Di rinviare il pagamento di una rata alle condizioni previste.


💳 Qual è la caratteristica principale del prestito personale?  

Fornisce liquidità senza vincolo di destinazione.


🏬 A chi viene accreditato il denaro in un prestito finalizzato?  

Direttamente al venditore convenzionato.


🛑 Che può fare il consumatore se il bene acquistato non viene consegnato?  

Sospendere il pagamento delle rate.


👥 A quanto può ammontare la rata nella cessione del quinto?  

Al massimo al 20 % di stipendio o pensione netti.


🛡️ Perché è obbligatoria l’assicurazione nella cessione del quinto?  

Per coprire rischio vita e perdita d’impiego.


🔍 Quali fattori influiscono sul tasso applicato al prestito?  

Reddito, patrimonio, storico pagamenti e scoring di rischio.


📑 Quali documenti base servono per richiedere un prestito personale?  

Documento d’identità, codice fiscale, IBAN e prove di reddito.


🖥️ Quanto tempo richiede in media un prestito richiesto online?  

Pochi giorni dall’invio dei documenti alla liquidazione.


⚖️ È sempre possibile estinguere anticipatamente un prestito?  

Sì, con riduzione proporzionale dei costi residui.


🏠 In cosa differisce un prestito personale da un mutuo ipotecario?  

Non richiede ipoteca, ha importi più bassi e durata fino a 10 anni.


📉 Quale rapporto rata/reddito è consigliabile non superare?  

Circa 30-35 %.


🔗 Cosa succede ai diritti del debitore se il credito viene ceduto o cartolarizzato?  

Restano invariati.

Prestiti

Il prestito, nell’ambito dei finanziamenti, è un accordo contrattuale che prevede la messa a disposizione immediata di una somma di denaro da parte di un soggetto erogante a favore di un soggetto ricevente, con obbligo di restituzione secondo termini predeterminati. Nel credito al consumo italiano rientrano i prestiti compresi fra 200 e 75.000 euro con rimborso rateale fino a 120 mesi; prima della firma il finanziatore deve consegnare al richiedente il modulo “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” e il cliente può recedere entro quattordici giorni senza penali.

Il contratto definisce importo, durata, modalità di rimborso, costi e garanzie, delineando diritti e doveri delle parti. Il capitale è remunerato da un interesse espresso dal TAN, mentre il TAEG sintetizza il costo complessivo includendo oneri di istruttoria, incasso rata, imposte e premi assicurativi; i TAN di mercato oscillano di norma tra il 6 % e il 10 %, i TAEG tra il 7 % e il 15 %, variando in base a importo, durata e profilo di rischio. La struttura di rimborso segue piani di ammortamento a rate costanti o variabili che comprendono quota capitale e quota interessi; talvolta sono previste opzioni di flessibilità come salto rata, modifica di importo o durata e ricarica di nuova liquidità dopo un certo numero di pagamenti regolari.

Le principali tipologie di prestito al consumo sono il prestito personale, che eroga liquidità senza vincolo di destinazione (1.000-60.000 euro, tasso fisso, 12-120 mesi); il prestito finalizzato, in cui il denaro viene corrisposto direttamente al venditore convenzionato con possibilità per il consumatore di sospendere i pagamenti se il bene non viene consegnato o è difettoso; la cessione del quinto, con rata non superiore al 20 % di stipendio o pensione, tasso fisso, durata massima 10 anni e assicurazione obbligatoria; la delega di pagamento che può raddoppiare la trattenuta fino al 40 %. A questi si aggiungono linee di credito personali o carte revolving, che generano interessi solo sulla quota utilizzata ma applicano tassi normalmente più elevati.

La qualità creditizia del debitore incide sul tasso e sull’eventuale richiesta di garanzie personali o reali. L’analisi di merito si basa su reddito, patrimonio, storico dei pagamenti e scoring automatici; se emergono criticità possono essere imposte polizze CPI, fideiussioni o garanzie pubbliche. Il debitore deve avere almeno 18 anni (e di norma non oltre 75 alla scadenza), residenza in Italia, un conto corrente e un reddito dimostrabile; la documentazione comprende documento d’identità, codice fiscale, IBAN e prove di reddito, cui si aggiungono preventivi per prestiti finalizzati o certificati di stipendio per la cessione del quinto.

Il processo di richiesta può svolgersi online – con simulatore, caricamento digitale dei documenti, firma elettronica e accredito entro poche giornate – oppure in filiale con tempi medi di 5-10 giorni; i comparatori di mercato mostrano le offerte ordinate per TAEG o rata, facilitando il confronto. Durante la vita del contratto il credito può essere ceduto o cartolarizzato senza modificare i diritti del debitore, mentre l’estinzione anticipata è sempre possibile con riduzione proporzionale dei costi residui.

Il prestito personale, il finanziamento finalizzato e il mutuo ipotecario soddisfano esigenze di liquidità diverse: il primo comporta importi medio-bassi senza garanzia reale, il secondo è vincolato all’acquisto di un bene con particolari tutele per il consumatore, il mutuo finanzia prevalentemente l’immobile, richiede ipoteca e può superare i dieci anni. Una scelta consapevole passa per il confronto dei TAEG su importi e durate identiche, la verifica di un rapporto rata/reddito non oltre il 30-35 %, la conservazione di piano di ammortamento e prospetti informativi e la valutazione preventiva di eventuali necessità future di flessibilità o consolidamento.