Punti chiave
📄 Che cos’è un prestito nel contratto di mutuo?
Trasferimento di denaro o beni fungibili con obbligo di restituzione a condizioni definite.
🤝 Chi sono i soggetti principali di un prestito?
Mutuante che eroga il capitale e mutuatario che lo rimborsa.
💶 A cosa serve il capitale finanziato?
È la base per calcolare interessi, rate e garanzie.
📈 Che cosa misura il TAN?
L’interesse puro annuo applicato al capitale.
📊 Perché il TAEG è decisivo?
Mostra il costo totale includendo tutti gli oneri obbligatori.
⏳ Come incide la durata sul costo complessivo?
Durate più lunghe riducono la rata ma aumentano gli interessi totali.
🗓️ Qual è la funzione del piano di ammortamento?
Definire importo, frequenza delle rate e ripartizione tra capitale e interessi.
🔄 Si può rimborsare il prestito in anticipo?
Sì, se previsto dal contratto, spesso con una penale.
🛡️ Che ruolo hanno le garanzie?
Mitigano il rischio di inadempimento e influenzano capitale erogabile e tasso.
📃 A cosa servono le clausole accessorie?
Regolano spese, variazioni di tasso, diritto di recesso e coperture assicurative.
💼 Cos’è la valutazione del merito creditizio?
Analisi di reddito, debiti e affidabilità che incide su accesso e condizioni.
⚖️ Quali elementi rendono un prestito valido e trasparente?
Capitale, TAN, TAEG, durata, piano di ammortamento, garanzie e costi accessori.
Elementi essenziali di un prestito
Il prestito è un contratto nel quale una parte trasferisce a un’altra una somma di denaro o beni fungibili, con obbligo di restituzione a condizioni definite. La validità e la trasparenza dell’operazione dipendono dalla presenza di specifici elementi costitutivi che ne delineano natura, funzionamento e rischi. Tali elementi, riportati in forma chiara nel contratto, permettono alle parti di conoscere il costo effettivo e gli impegni reciproci.
I soggetti coinvolti sono il mutuante, che eroga il capitale, e il mutuatario, che assume l’obbligo di rimborso; possono intervenire garanti o coobbligati per rafforzare la posizione del debitore principale. Il capitale finanziato, espresso in valuta certa, costituisce la base di calcolo di interessi, rate e garanzie. Al capitale si applica il Tasso Annuo Nominale (TAN), fisso o variabile, che misura l’interesse puro su base annua, mentre il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) esprime il costo complessivo includendo spese di istruttoria, imposte, commissioni di incasso e ogni altro onere obbligatorio, consentendo confronti immediati tra diverse offerte.
La durata del finanziamento definisce il periodo entro cui il debito deve essere estinto e incide su importo delle rate e costo totale: piani più lunghi riducono il peso mensile ma aumentano gli interessi complessivi. Il piano di ammortamento stabilisce frequenza e importo delle rate, distinguendo quota capitale e quota interessi, e disciplina modalità di rimborso anticipato e relative penali, se previste.
Le garanzie, reali (pegno, ipoteca) o personali (fideiussione, cessione del quinto, delega di pagamento), mitigano il rischio di inadempimento e influenzano l’entità del capitale erogabile e il livello del TAN. Clausole accessorie regolano spese iniziali e ricorrenti, diritto di ripensamento, variazione unilaterale dei tassi e coperture assicurative obbligatorie o facoltative, completando il quadro contrattuale.
La stipula del prestito è preceduta dalla valutazione del merito creditizio del richiedente, basata su reddito, indebitamento pregresso e affidabilità nei pagamenti; pur non essendo elemento contrattuale, essa condiziona l’accesso al finanziamento e le condizioni applicate. L’insieme di capitale, TAN, TAEG, durata, piano di ammortamento, garanzie e costi accessori costituisce la struttura minima indispensabile affinché il prestito sia giuridicamente valido, comparabile e consapevolmente accettato dalle parti.