Punti chiave

👥 Chi può richiedere un prestito INPS ​

​Dipendenti pubblici, personale Poste Italiane iscritto al Fondo ex IPOST e pensionati della Gestione Unitaria.​

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​⚙️ Da quando è in vigore il Regolamento unico che disciplina i prestiti INPS ​

​Dal 1° maggio 2020.​

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​💰 Quali sono importi e durate del Piccolo Prestito ​

​Da una a otto mensilità nette rimborsabili in 12, 24, 36 o 48 mesi.​

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​🏠 Per quali spese è ammesso il Prestito Pluriennale Diretto ​

​Per acquisto o ristrutturazione casa, cure sanitarie, eventi familiari e altre spese documentate.​

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​⏳ Quali durate sono previste per il Prestito Pluriennale Diretto ​

​Cinque o dieci anni.​

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​🔒 Qual è il limite massimo della rata per tutti i prestiti ​

​Non oltre il 20 % del netto percepito.​

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​🗂️ Quanta contribuzione serve per richiedere un Pluriennale Diretto ​

​Almeno quattro anni alla Gestione Unitaria.​

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​🔄 Quando si può chiedere un nuovo Piccolo Prestito ​

​Dopo il rimborso di almeno il 40 % del capitale residuo.​

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​♻️ Quando si può chiedere un nuovo Prestito Pluriennale Diretto ​

​Dopo il rimborso di almeno il 60 % del capitale residuo.​

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​📉 Cosa accade se il dipendente cessa il servizio senza pensione durante un Pluriennale Diretto ​

​Il debito residuo è recuperato sul TFR/TFS.​

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​💳 Che cosa sono i prestiti indiretti ​

​Cessioni del quinto con banche o finanziarie convenzionate, con quota cedibile certificata dall’INPS.​

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​⏱️ Quali durate sono previste per i prestiti indiretti ​

​Da 24 a 120 mesi.​

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​🎂 Quale vincolo di età esiste per la cessione del quinto ​

​Alla scadenza non si deve superare l’età limite fissata in convenzione.​

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​⚰️ Chi rimborsa la quota non estinta se il pensionato muore durante un prestito indiretto ​

​Il Fondo Rischi ex INPDAP.​

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​🛡️ Chi paga l’assicurazione premorienza nei prestiti diretti ​

​È a carico del richiedente.​

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​🏷️ Come si presenta la domanda di prestito INPS ​

​Solo online.​

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​🔐 Qual è il passaggio aggiuntivo per i lavoratori in servizio che inviano la domanda ​

​L’amministrazione deve convalidare il codice di sicurezza generato dal sistema.​

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​📈 A cosa serve il simulatore disponibile dal 2022 ​

​Calcola rata e importo di Piccoli Prestiti e Pluriennali.​

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​💸 Quale rimborso può chiedere il pensionato per prestiti concessi fino al 31 maggio 2013 ​

​La restituzione della quota di premio rischio non goduta.​

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​📊 Chi verifica il rispetto dei tassi soglia nei prestiti indiretti ​

​L’INPS.

Prestiti INPS o finanziamenti ex INPDAP: cosa sapere

I prestiti INPS sono finanziamenti agevolati destinati a dipendenti pubblici, personale di Poste Italiane iscritto al Fondo ex IPOST e pensionati. Sono erogati direttamente dall’Istituto o da soggetti convenzionati con rimborso mediante trattenuta sullo stipendio o sulla pensione. Le condizioni previste risultano calmierate grazie ai contributi versati dagli stessi beneficiari.  

La gestione del credito fa capo alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, alimentata da trattenute obbligatorie che generano il capitale necessario e costituiscono il Fondo Rischi, deputato a coprire l’eventuale insolvenza in caso di decesso o perdita della retribuzione. Possono richiedere le provvidenze i lavoratori a tempo indeterminato in servizio presso amministrazioni che versano al Fondo e i pensionati che abbiano maturato l’iscrizione; per alcune forme occorrono anzianità minima di contribuzione e di servizio. In ogni caso la rata non può eccedere, di regola, il quinto dell’importo netto mensile percepito, salvaguardando il trattamento minimo pensionistico.  

I prestiti si distinguono in diretti, finanziati con risorse INPS, e in indiretti, erogati da banche o finanziarie con garanzia di cessione del quinto. Dal 1° maggio 2020 un Regolamento unico disciplina i prestiti diretti – piccolo prestito e prestito pluriennale – fissando modalità uniformi di istruttoria, tassi e aliquote contributive. Per entrambe le tipologie è prevista la copertura assicurativa premorienza a carico del richiedente e la possibilità di estinzione anticipata senza penali, mentre un nuovo finanziamento estingue automaticamente quello in corso compensando il premio non goduto.  

Il Piccolo Prestito soddisfa esigenze generiche senza obbligo di documentazione di spesa; l’importo varia da una a otto mensilità nette di retribuzione o pensione in relazione alla durata, che può essere di 12, 24, 36 o 48 mesi. Il piano di ammortamento decorre dal secondo mese successivo all’accredito con rate costanti comprensive di interesse nominale fisso, spese di amministrazione e quota per il Fondo Rischi.  

Il Prestito Pluriennale Diretto è finalizzato a spese rientranti in elenchi tassativi quali acquisto o ristrutturazione della prima casa, cure sanitarie, eventi familiari straordinari ed altre necessità previste dal Regolamento. Richiede almeno quattro anni di contribuzione utile e si articola in piano quinquennale (60 rate) o decennale (120 rate) con tasso fisso deliberato periodicamente dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto. In caso di cessazione dal servizio senza maturazione del diritto a pensione, il debito residuo è recuperato sull’indennità di fine rapporto o servizio.  

Il Prestito Pluriennale Garantito viene concesso da intermediari convenzionati ma assistito dalla garanzia dell’INPS che interviene sul Fondo in caso di decesso o perdita del diritto alla retribuzione prima dell’estinzione; durata, finalità e modalità di rimborso coincidono con quelle del prestito pluriennale diretto, mentre tasso, spese e premio assicurativo sono stabiliti dal contratto con l’ente creditore.  

Ai pensionati e ai dipendenti che preferiscano rivolgersi al mercato è riservata la cessione del quinto convenzionata: l’INPS certifica l’importo massimo cedibile, effettua la trattenuta e la riversa al creditore, controllando il rispetto dei limiti di tasso fissati annualmente dal Ministero dell’Economia e l’esistenza della polizza rischio vita obbligatoria a carico dell’erogatore. La durata può oscillare da 24 a 120 mesi, fermo restando il divieto di eccedere l’età massima stabilita dalle convenzioni alla scadenza del piano.  

Per ogni forma di prestito sono ammessi il rinnovo e l’estinzione anticipata: il Piccolo Prestito richiede il rimborso di almeno il 40 % del debito residuo e il Pluriennale del 60 % prima di poter presentare nuova domanda, mentre la chiusura anticipata può avvenire in qualunque momento con compensazione degli oneri non maturati. Il Fondo Rischi ex INPDAP estingue la quota capitale dei prestiti convenzionati non rimborsata a seguito di premorienza del pensionato, garantendo la neutralità dell’operazione per gli eredi.  

L’Istituto vigila costantemente sull’equilibrio finanziario del Fondo Credito adeguando periodicamente tassi, aliquote e condizioni economiche mediante determinazioni interne; le modifiche normative o regolamentari sono recepite con circolari che ridefiniscono requisiti, procedure e tabelle, mantenendo la funzione originaria di sostegno solidaristico al reddito dei dipendenti pubblici e dei pensionati.