Punti chiave
💡 Che cos’è un prestito per spese mediche?
Finanziamento per coprire cure non coperte, da restituire con rate periodiche.
🎯 Qual è la differenza tra prestito finalizzato e personale?
Nel finalizzato l’importo va direttamente alla clinica; nel personale arriva sul conto e può coprire spese accessorie.
💶 Quali importi si possono ottenere?
Da 1.000 a circa 60-75.000 euro, con microfinanziamenti clinici da 250 a 21.000 euro.
📈 Quale TAEG medio si è registrato nel 2023?
Circa 10,86 %.
⏳ Quanto può durare l’ammortamento?
Tra 12 e 120 mesi.
📝 Entro quanti giorni si può recedere dal contratto?
Entro 14 giorni senza penali.
🔒 Esiste una penale per estinzione anticipata?
Sì, massimo 1 % del capitale residuo.
🛡️ Quali garanzie può richiedere la banca?
Garante, fideiussione o cessione del quinto.
💼 Quando si ricorre alla cessione del quinto?
Quando la rata è trattenuta fino al 20 % (40 % con doppio quinto) da stipendio o pensione, con polizza vita obbligatoria.
👥 Quali requisiti deve avere il richiedente?
Maggiorenne, reddito dimostrabile, buon merito creditizio; età massima a scadenza 75-82 anni.
📑 Quale documento informativo va consegnato prima della firma?
Il modulo europeo informativo pre-contrattuale (SECCI).
💰 Le spese mediche finanziate sono detraibili?
Sì, detrazione IRPEF del 19 % sulla parte oltre 129,11 euro, sulle rate pagate.
🚀 Perché il prestito medicale è considerato rapido?
Per l’iter snello, le convenzioni con cliniche e l’erogazione veloce.
🧐 Cosa verificare prima di scegliere l’offerta?
TAEG, costi accessori, sostenibilità della rata e iscrizione dell’intermediario all’Albo OAM.
Prestiti per spese mediche
Un prestito per spese mediche è un finanziamento destinato a sostenere costi sanitari non coperti, consentendo di ottenere cure tempestive e di rimborsarne il prezzo con rate periodiche. Rientra nella disciplina del credito ai consumatori e prevede obblighi di trasparenza, analisi della solvibilità e diritto di recesso entro quattordici giorni. Può essere finalizzato, personale o regolato tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Quando il prestito è finalizzato l’importo viene corrisposto direttamente alla struttura sanitaria dietro presentazione di preventivo o fattura; nella versione personale la somma viene accreditata sul conto del cliente, che può usarla anche per spese accessorie quali viaggi, alloggi o farmaci. Gli importi standard partono da 1.000 euro e arrivano a 60-75.000 euro, con formule dedicate a singole cliniche che talvolta offrono microfinanziamenti da 250 a 21.000 euro a tasso zero rimborsabili in 6-36 mesi. La durata di ammortamento va in genere da 12 a 120 mesi; il tasso può essere fisso o variabile e il costo complessivo è espresso dal TAEG, che nel 2023 si è attestato in media intorno al 10,86 %. Il contratto indica TAN, spese di istruttoria, imposta sostitutiva, costi di incasso rata ed eventuali polizze facoltative, mentre la penale di estinzione anticipata non può superare l’1 % del capitale residuo.
Per l’accesso occorrono maggiore età, reddito dimostrabile e merito creditizio adeguato; il limite anagrafico alla scadenza oscilla tra 75 e 82 anni. Se i requisiti non sono sufficienti la banca può richiedere un garante, una fideiussione o proporre la cessione del quinto, nella quale la rata è trattenuta direttamente dalla busta paga o pensione fino al 20 % (o 40 % con doppio quinto) e la polizza rischio vita è obbligatoria. L’istruttoria valuta reddito, anzianità lavorativa e storico pagamenti, mentre per pensionati o dipendenti pubblici esistono formule convenzionate con tassi calmierati.
Il rimborso delle spese sanitarie gode della detrazione Irpef del 19 % sulla parte eccedente 129,11 euro, purché il pagamento sia tracciabile; se l’importo è sostenuto tramite finanziamento, la detrazione spetta sulle rate effettivamente pagate nell’anno, previa presentazione di fattura e attestazione della finanziaria. L’utilizzatore ha inoltre diritto al modulo europeo informativo pre-contrattuale, a procedure di conciliazione o arbitrato bancario per eventuali controversie e alla facoltà di estinguere anticipatamente il debito recuperando gli interessi non maturati.
Sul piano pratico il prestito medicale offre rapidità di erogazione, convenzioni con cliniche e piani di rimborso flessibili, favorendo l’accesso a interventi costosi o urgenti senza intaccare la liquidità familiare; al contempo genera oneri finanziari che impongono di confrontare TAEG, spese accessorie e sostenibilità della rata, evitando richieste multiple e verificando che l’intermediario sia iscritto all’Albo OAM.